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“Villa Pastore” apre le sue porte alle “Luci di Salerno” per illuminare il vostro Natale In evidenza

Residenza signorile adibita, a partire dal XVIII secolo, a villa estiva dei proprietari terrieri residenti altrove, Villa Pastore è certamente la più importante delle residenze di Capriglia.

    In passato è appartenuta alla famiglia Pastore, una delle casate più ricche e potenti della valle dell'Irno.

   Dal 1969,  la villa è residenza della comunità religiosa delle Suore Crocifisse Adoratrici dell'Eucarestia, a cui Vittorio Pastore, la donò per esprimere la propria  riconoscenza alle suore.

  Oggi la villa, trasformata in una casa per ferie, è meta prescelta per coloro che desiderano una piacevole e rigenerante vacanza. Gli ospiti della villa, oltre all'opportunità di passeggiare nel silenzio e nel verde del grande parco pieno di alberi secolari, che la circonda, avranno la possibilità di pernottare e gustare pietanze tipiche campane, preparate dalle stesse suore. La Villa ospita convegni, congressi, ritiri spirituali e incontri di preghiera per famiglie, gruppi o singoli.

 “Villa Pastore”, in occasione delle "Luci d’Artista 2015" di Salerno, evento annuale che sarà inaugurato il 7 novembre e durerà fino alla fine di gennaio, mette a disposizione dei suoi ospiti, camere confortevoli, cucina tipica del posto, parcheggio privato e un ampio parco per rilassarsi.

L’evento delle “Luci d’Artista” quest’anno sarà incentrato sul tema della “foresta” che vedrà fiabe, creature e mondi incantati, draghi e folletti, illuminare il centro di Salerno, che dista solo 8 km dalla Villa.

Vai al sito: www.villapastore.com

Vai alla storia: Capriglia e Villa Pastore  

 

 

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Comitato per il 150° anniversario di nascita della Beata Maria della Passione (1866 – 2016) - Diario dei lavori

Il 23 settembre 2016 ricorrerà il 150° anniversario di nascita della Beata Maria della Passione. (Biografia della Beata)

Al fine di preparare delle manifestazioni che celebrino degnamente il lieto evento, la Congregazione delle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia ha organizzato un apposito Comitato, presieduto dalla Superiora Generale, M. Giovanna De Gregorio, dalla Superiora della casa di San Giorgio a Cremano, M. Rosaria Petti e dal Postulatore della Causa di Canonizzazione della Beata Maria della Passione, Padre Nunzio D’Elia.

In una prima riunione tenutasi nella sede di San Giorgio a Cremano, lo scorso 20 agosto, è stato abbozzato un programma e si è decisa la composizione del Comitato che si è riunito in veste ufficiale il 9 ottobre u.s.

L’incontro si è aperto con l’intervento della Superiora Generale, Madre Giovanna De Gregorio, che ha ringraziato i partecipanti e richiamando le parole proprio della Beata Maria della Passione “Vorrei correre per le vie del mondo e dire a tutti amate assai Gesù nell’Eucaristia”, ha invitato i presenti a “correre” per diffondere l’amore verso Gesù. Ma “correre” va inteso in senso ampio, significa muoversi in tutti i modi per comunicare agli altri quello che il Signore ci dice ogni giorno, parlare a tutti dei doni che ci offre. Madre Giovanna ha rivolto ai membri del Comitato un invito ad assumere queste parole della Beata come motto dell’animo, da manifestarsi con l’impegno a fare amare Gesù non solo attraverso le parole, ma anche attraverso le opere.

Molti sono stati gli interventi che si sono registrati durante l’incontro e diverse le proposte e i suggerimenti avanzati.

Padre Nunzio D’Elia ha consigliato di approfondire la conoscenza della vita della Beata in modo da poter dare un apporto maggiormente sentito.

Si è poi illustrata la composizione del Comitato, i vari ruoli stabiliti all’interno del suo organico ed è stata fissata la data del prossimo incontro per il 17 novembre 2015, alle ore 18 presso il Convento delle Suore Crocifisse di San Giorgio a Cremano, dove sono deposte le spoglie mortali della Beata.

Ha concluso la riunione la Superiora locale della casa di San Giorgio a Cremano, Madre Rosaria Petti, che dopo aver ringraziato coloro che hanno partecipato ha distruibuito dei kit contenenti materiale sulla Beata Maria della Passione, tra cui brevi biografie sulla sua vita, un' audio cassetta contenente delle musiche alla stessa dedicate, una corona e un foulard con l'immagine della Beata. Madre Rosaria ha invitato quindi i presenti a studiare il materiale offerto, per avere una maggiore conoscenza della Beata nella speranza di vederla, un giorno, glorificata sugli altari dei Santi.

Ulteriori avvisi e iniziative del Comitato verrano di seguito comunicati nei giorni a seguire. Infatti per dare modo anche a chi è lontano, ma volesse ugualmente seguire tutte le iniziative, si userà questa pagina di internet come "diario" dei lavori del Comitato, dove tutti potranno apportare, nella sezione dedicata, commenti e riflessioni, che sicuramente saranno utili al Comitato.

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La neo Superiora Generale, M. Giovanna De Gregorio e la Superiora Generale uscente, M. Floriana De Rosa in visita nelle case delle Filippine e dell'Indonesia

Il giorno 12 ottobre 2015, la neo eletta Superiora Generale, M. Giovanna De Gregorio, è partita per le Filippine, accompagnata dalla Superiora Generale uscente, M. Floriana De Rosa e da Suor Evangeline Arellano.

Le Comunità delle Filippine: Manila, Santa Cruz, Baracatan e Capiz e la Comunità di Medan in Indonesia, hanno riservato una calorosa accoglienza alle suore in arrivo dall’Italia ed in particolar modo, hanno omaggiato la nuova Superiora Generale e la Superiora Generale uscente.

Anche i bambini e gli insegnanti delle scuole “Madre Maria Pia Notari School” di Manila, di Santa Cruz e di Baracatan, oltre a tutti gli amici, religiosi e laici sia delle Filippine che dell’Indonesia hanno espresso il loro “benvenuto” a Madre Giovanna e Madre Floriana, con celebrazioni, recite ed altre manifestazioni preparate per la loro visita.

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“Porterete avanti la chiesa, farete crescere la chiesa, diverrete madri di questa umanità”

Lo scorso 15 settembre, nel giardino del Convento delle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia di San Giorgio a Cremano, quattro suore hanno emesso i voti perpetui.

Suor Maria Ardimer, suor Beverly Siazon, suor Charmie Lou Abangan e suor Rhalen Bantolio hanno detto il loro “si” a Cristo.

E’ stata una grande festa, come ha più volte sottolineato Mons. Gennaro Acampa, Vescovo Ausiliare di Napoli, che ha officiato, assieme ad altri sacerdoti, la cerimonia.

“E’ una festa grande stasera non solo dal punto di vista liturgico, ma anche per il fatto che quattro giovani si donano completamente a Dio, scelgono di essere spose di Gesù per sempre”.

Molto toccante è stata l’omelia del Vescovo, di cui riportiamo le parti salienti.

Mons. Acampa ha invitato le neo professe ad essere madri “di questa umanità che sta perdendo l’orientamento”, prendendo ispirazione da quella che fu la Mamma per eccellenza, la Mamma di Gesù, “perché vedete, il significato della festa di oggi mi sembra che sia prevalentemente questo: la nostra Mamma Santissima, in questa circostanza è diventata Madre di tutti quanti noi. Non ha sofferto le doglie del parto quando è nato Gesù, perché era vergine, quindi il parto di Maria è stato tutto singolare; se vi ricordate le sofferenze sono una conseguenza del peccato originale e la nostra Mamma Celeste non ha avuto il peccato originale. Non ha subito quei dolori quando è nato il suo Figlio Gesù, li ha subiti però quando ha fatto nascere tutti quanti noi, nella Chiesa, stando ai piedi di Gesù Crocifisso. Ella è diventata Martire del cuore, una spada le ha trafitto l’anima, vedendo appunto che il suo Figlio innocente, santo, buono, si immolava per la salvezza di tutti noi. Ed è bello considerare quello che dice Gesù morente sulla croce. Gesù che si preoccupa della sua Mamma Santissima, che l’affida al discepolo prediletto, la tenerezza di Gesù verso la sua mamma <Donna, ecco tuo figlio. Figlio, ecco la tua madre>”.

Il Vescovo, dopo aver messo in risalto l’aspetto umano di Gesù che sul punto di morte si preoccupa della madre, ha poi sottolineato l’aspetto teologico e spirituale della stessa frase, “Gesù affida la Chiesa nascente alla sua mamma celeste”, evidenziando anche che ben comprese queste parole la stessa Maria, che “dopo l’ascensione di Gesù, raccolse quel gruppo sbandato degli apostoli nel cenacolo e li tenne con sé nella preghiera, sotto la guida dello Spirito Santo. Poi sarà lo Spirito Santo che farà tutto il resto”, continua Mons. Acampa, “certamente con l’attenzione vigile della mamma di Gesù, la nostra Mamma Celeste”.

Il Vescovo ha poi rivolto un invito alle giovani ad essere come la Madre Celeste “anche voi che siete abbastanza giovani, ma vi consacrate oggi al Signore, dovete essere come la nostra Mamma Celeste. Siate madre di questa umanità che sta perdendo l’orientamento, perché va sempre più sballandosi. Annunciate il Vangelo facendo opere di carità e di assistenza che sono nel vostro carisma. Porterete avanti la chiesa, farete crescere la chiesa, diverrete madri di questa umanità”.

Monsignor Acampa si sofferma anche sull’importanze della scelta di prendere i voti.

“Oggi farete i voti, rinnoverete in una maniera solenne, perpetua i voti! Perché bisogna fare questi voti? Vi è una rinuncia soltanto o vi è anche un cuore più grande? Io credo che voi scegliendo Gesù come sposo della vostra vita e vivendo nella povertà, nella castità e nell’obbedienza, avete presente non soltanto l’abnegazione nella preghiera, ma l’impegno d’amore da diffondere, per il bene del Signore e per tutta l’umanità. Quindi, vivete nella gioia! Il mondo ha bisogno di persone che sono serene, che si sentono soddisfatte, realizzate e voi, avete scelto, state scegliendo la parte migliore. Cercate di attivarvi sempre, anche nei momenti difficili, perché non vi nascondo che momenti difficili ci saranno, la vita è sempre uno scalare la montagna. Sicuramente ci saranno delle difficoltà, ma voi ripensate a questo giorno, ripensate alla scelta che avete fatto, una scelta che come sto dicendo, non è una scelta di privazione ma di un amore più grande, del dono totalitario di se stessi proprio per lo sviluppo della Chiesa di Dio, per la crescita dell’umanità. E come si fa a vivere in questa dimensione? Io credo che ci aiuta molto la preghiera, facendo in modo che le labbra corrispondano al cuore, a quello che sentite dentro e poi, affidatevi alla comunità. La comunità dovrebbe essere la vostra famiglia dove si condivide tutto, dove ci si aiuta reciprocamente, e ci si vuol bene nella libertà. Cercate proprio di sperimentare la bellezza della vita comunitaria che non è vivere in “collegio”, ma è davvero una famiglia, dove ci si vuol bene, si deve amare le altre come sorelle, condividendo le esperienze costantemente”.

Mons. Acampa rivolge quindi un invito alle suore di integrarsi nella Comunità in cui vivono “Voi siete suore attive e contemplative però dovete fare uno sforzo in più per essere attive. Venite da un altro paese, però ora state qua e dovete sentire l’umanità che sta qua e allora, fate ogni sforzo: Gesù ha fatto così, Gesù si è incarnato; poteva star bene dov’era, ma si è incarnato ed è diventato ebreo non soltanto uomo, ma uomo ebreo. Ha accettato la cultura e la mentalità, è vissuto da ebreo, ha pregato come un ebreo, è andato nella sinagoga come tutti gli ebrei. Ecco, allora voi adesso fate questo sforzo, non è che dovete dimenticare il vostro paese, assolutamente, però immedesimatevi nella nostra mentalità, nella nostra cultura perché se volete evangelizzare, dovete stare in sintonia con la gente, con quelli che abitano qui, perché la vostra maternità sia una maternità piena e feconda.”

Conclude Mons. Acampa, con un augurio alle neo professe e un ricordo lontano “Posso anche concludere. Chiudo questo pensiero augurandovi davvero una gioia piena, una realizzazione più bella, per cui sono contento di celebrare questa messa. Non è proprio la prima volta, questa è la seconda volta che celebro una messa per le suore che fanno una professione perpetua, però questa volta sono un po’ più contento perché c’è un rapporto che non è solo di frequentazione ma che va proprio lontano nel tempo: io sin da piccolo sono stato frequentatore della vostra chiesa, la chiesa delle suore di Santa Patrizia, così come volgarmente diciamo noi a Napoli e, una volta, in occasione della festa dell’Immacolata, io scrissi una letterina alla Madonna. Quindi c’è un legame di affetto con la Comunità e con voi tutte, per questo, vi assicuro la mia preghiera e vi accompagno con affetto paterno”.

Una leggera pioggia, sul finire della celebrazione, ha fatto da sfondo alle lacrime di commozione con cui le tante persone venute ad omaggiare le giovani suore, le hanno viste emettere i loro voti nelle mani della neo eletta Madre Generale, Madre Giovanna De Gregorio.

Alle neo professe un augurio di poter camminare sempre al fianco di Cristo alla ricerca della santità, a cui ogni suora aspira.

Vai alla tesina preparata dalle suore: Importanza della Liturgia delle Ore e Ufficio Divino

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2016 - 150° Anniversario della nascita della Beata Maria della Passione

 

Cenni biografici

La Beata Maria della Passione (Maria Grazia Tarallo) nacque a Barra, oggi popoloso quartiere di Napoli, il 23 settembre 1866, da Leopoldo Tarallo e Concetta Borriello.

Al battesimo, celebrato nella parrocchia "Ave Gratia Plena", le fu dato il nome di Maria Grazia.
In famiglia ricevette una solida formazione umana e cristiana, che completò facendo la prima comunione a sette anni e la cresima a dieci.

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