60° Anniversario di Vita Consacrata di M. Rosaria Petti

60° DI VITA CONSACRATA di M. Rosaria Petti

13 luglio 2020 – Capriglia

Lo scorso 13 luglio, a Capriglia, nella piccola cappella delle Suore Crocifisse Adoratrici dell'Eucaristia, Madre Rosaria Petti, al secolo Vittoria, ha celebrato i suoi 60 anni di Vita Consacrata.
Una vita passata al servizio del Signore a cui 6 decenni fa ha detto "Si".
Una persona speciale Suor Rosaria, che da quando, ancora molto giovane, era il 1958 e non aveva ancora compiuto 20 anni, abbracciò la regola e il carisma di Maria Pia, si è dedicata senza risparmiarsi all'Istituto che ama fortemente e nel quale ha ricoperto incarichi  di responsabilità che lei ha accettato con umiltà e con la consapevolezza che tutto si può adempiere con l'aiuto di Dio.
La sua vita da consacrata, su cui più di tutte incise l'iniziale formazione avuta da Madre Margherita D'Amato (n.d.r Madre Generale dell'Istituto dal 1942 al 1948), si è pienamente realizzata il 13 luglio 1960, quando ha emesso i voti temporanei e il 14 settembre 1965, quando ha finalmente preso i voti perpetui. 

Da quando, nel 1968, venne nominata Superiora della Comunità di Capriglia, per sostituire Sr. Norberta Barbieri, M. Rosaria ha sempre ricoperto il ruolo di Superiora, dividendosi tra le Comunità di Casa Madre e San Gregorio Armeno. Dal 1972 al 2015 si è alternata nei ruoli di Consigliera e  Vicaria Generale.

Oggi è tornata come Superiora a Capriglia e proprio qui ha celebrato il suo 60° anniversario di consacrazione, con una cerimonia intima, a causa della pandemia del Covid 19, presieduta dal parroco di Capriglia don Luigi Pierri e concelebrata da don Ciro Sorrentino e don Pino Giordano.

Di seguito pubblichiamo una testimonianza su quella che è stata la vita da religiosa di Madre Rosaria, scritta da don Pino Giordano.

"Sessanta anni di fedeltà"   di don Pino Giordano

Sono trascorsi sessanta anni dal luglio 1960, quando a San Giorgio a Cremano, Madre Rosaria Petti ha emesso la prima Professione religiosa.

Un tempo lungo e fecondo, vissuto nella fedeltà e nel servizio operoso all’Istituto. Prima a Capriglia e poi tra San Giorgio a Cremano e San Gregorio Armeno, sempre nell’ottica dell’ubbidienza e della disponibilità.

Un’ avvenimento così importante, nonostante le misure sanitarie relative al covid, non poteva passare inosservato.

Lunedì 13 luglio, in pochi, ci siamo ritrovati nella Cappella delle Suore di Capriglia, per rendere grazie al Signore per il dono di Madre Rosaria. Ha presieduto la celebrazione il parroco di Capriglia don Luigi Pierri, concelebranti don Ciro Sorrentino e don Pino Giordano.

Il 13 luglio la Diocesi di Salerno celebra l’anniversario della Chiesa Cattedrale, compiuta dal Papa San Gregorio VII, nel luglio del 1984. Nell’omelia è stato evidenziato come il ricordo di un evento storico, legato alla ricca storia medievale di Salerno ci porta a considerare il Mistero della Maternità della Chiesa che sempre genera nuovi figli, attraverso le alterne vicende della Storia.

Ogni consacrata, vivendo i consigli evangelici, diventa per tutti segno dei beni futuri.

Madre Rosaria, nei vari compiti che ha svolto, è stata sempre animata da un forte senso di maternità che tutti abbiamo percepito. Svolgendo, sempre con entusiasmo, le più svariate mansioni, ha contribuito alla crescita dell’Istituto, con il cuore aperto ai bisogni di tutta la Chiesa.

Dopo l’omelia, la festeggiata, con la freschezza di sempre, ha rinnovato la sua consacrazione al Signore.

L’affidiamo alla Vergine Maria, alla Venerabile Madre Fondatrice e alla Beata Maria della Passione, perché possa continuare a tenere vivo il carisma dell’Istituto.

Capriglia, 13 luglio 2020                                                                   


Ultima modifica il Venerdì, 04 Dicembre 2020 15:11
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