Incontro degli Ausiliari Eucaristici a Capriglia, 1ª domenica di Avvento In evidenza

Il 1° dicembre 2019, nella 1ª domenica di Avvento, c’è stato, a Capriglia, l’incontro degli Ausiliari Eucaristici, provenienti dalle Comunità di Capriglia, Castel San Giorgio, Napoli, Nocera Superiore e San Giorgio a Cremano.

A guidare questa giornata dedicata alla famiglia laica delle suore crocifisse, i parroci di Coperchia e Capriglia, don Pino Giordano e don Luigi Pierri e insieme alla Superiora generale, suor Giovanna De Gregorio. Gli Ausiliari sono stati accompagnati dalle Responsabili locali, suor Floriana De Rosa, suor Maria Rosaria Petti, suor Fatima Nacca, suor Lucia Acanfora e suor Evangeline Arellano.

Durante la mattinata, don Pino Giordano ha tenuto una meditazione sulla Lettura del giorno. In particolare, si è soffermato sul concetto del tempo e su quanto ne viene dedicato a Dio. “Il tempo è un bene prezioso, ma a noi sembra di non averne mai. Ma quanto tempo perdiamo?” ha esordito, sottolineando che anche quando non abbiamo tempo per Dio, Lui ne ha per noi. Nella Lettura Isaia, dopo aver delineato il quadro storico, siamo nell’anno 704 a.C., richiama l’aspetto ecologico, in quanto all’epoca il rapporto con le divinità era inserito nella natura: si offrivano sacrifici agli dei sulle alture e simbolicamente Dio, che vuole porsi al centro della vita d’Israele, proclama la Sua Legge proprio sul Monte Sion, dove si trova il tempio. Anche noi spesso costruiamo montagne nella nostra vita, ma dobbiamo chiederci se dentro di noi c’è il tempio del Dio vivente o di altra divinità, perché Dio vuole essere il solo e al centro della nostra vita: “Non avrai altro Dio al di fuori di me. Io sono il Signore Dio tuo”.

Isaia conclude invocando la pace, “… le spade saranno trasformate in falci”. Il ferro, che all’epoca era un materiale prezioso, veniva impiegato per costruire le armi, mentre i contadini che lavoravano la terra dovevano accontentarsi di falci in legno e questo per il nostro egoismo che ci porta a trasformare in armi cose che potrebbero servire al bene, come ad esempio la lingua che a volte sa colpire più di una spada.

Infine don Pino ha ripreso il concetto dell’Avvento che è un tempo di cammino, il segno che la luce di Dio ci accompagna, ma nella misura in cui noi siamo disposti ad accoglierla. Questo Dio invincibile è diventato carne da macello per farsi mangiare da noi e, attraverso l’eucaristia, salvarci. La luce che con Cristo è venuta nel mondo è stata però accolta dalle tenebre, dal peccato. Tuttavia capita che anche quando siamo sulla via del bene, Dio realizzi per noi un nascondimento che non ci fa vedere chiara la Sua volontà. E’ successo anche a Maria, che ha trascorso molti momenti in attesa, senza avere davanti a sé una via chiara: nel viaggio verso la casa di Elisabetta, nel viaggio verso Betlemme, perfino nella notte di Natale in cui non trovò un posto per dormire e nel quale far nascere Gesù: la strada seppur conduceva al bene era piena di ostacoli. Ma lei ha sempre reagito con fede, abbandonandosi ai piani che Dio aveva per lei.
Anche la vita della Fondatrice delle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucarestia, la Venerabile Maria Pia della Croce Notari, nata proprio nella casa di Capriglia il 2 dicembre 1847, è stata piena di tenebre, ha evidenziato don Pino, persino la sua nascita, come scrive Maria Pia nella sua autobiografia, fu foriera della croce poiché i genitori avrebbero voluto un figlio maschio. E quando decise di farsi suora, Maria Pia dovette superare l’opposizione dei familiari e il fallimento in diversi istituti che non rispondevano al piano che Dio aveva previsto per lei. Ma la Fondatrice non si lasciò abbattere e continuò a camminare nelle tenebre perché aveva fede nella luce. La sua stessa esistenza è la certezza che Dio ci chiama a camminare nella sua luce.
Finita la meditazione è seguita la celebrazione eucaristica, presieduta da don Pino Giordano e concelebrata da don Luigi Pierri.
E’ seguito un momento di ristoro gli Ausiliari si sono ritrovati nuovamente in chiesa per un incontro assembleare in cui M. Giovanna ha anticipato che si sta lavorando per modificare il loro statuto e li ha esortati a continuare insieme questo cammino di fede.
Infine dopo aver pregato ancora insieme, facendo anche una meditazione personale, gli Ausiliari hanno fatto ritorno alle loro case.

                                                                                                                           Laura Ciotola


Ultima modifica il Martedì, 28 Gennaio 2020 12:03
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