Si apre l'anno giubilare della nascita al cielo della Venerabile Maria Pia Notari

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 Il 1 luglio 2018, con una solenne celebrazione eucaristica, presieduta da S. Ecc. Mons. Armando Dini, Vescovo Emerito di Campobasso-Boiano, le Suore Crocifisse hanno aperto l'anno in preparazione del centenario della nascita al cielo della Venerabile Maria Pia della Croce Notari.

Era il 1 luglio 1919, quando, come scrisse don Francesco Pannico, parroco di San Giorgio a Cremano “Notari Maddalena, figlia dei furono Benedetto e Calvanese Vincenza, nativa di Capriglia (Salerno), di anni 72, domiciliata in via San Giorgio Vecchio, di stato religiosa, è morta nella comunione della Santa Madre Chiesa, munita dei Santi Sacramenti, Penitenza, Viatico ed Estrema Unzione, ed è stata sepolta nel camposanto di San Giorgio a Cremano”.

Maria Pia morì dopo lunghi mesi di sofferenza, proprio un giorno prima di quello che sarebbe stato il suo 52° anniversario di vita consacrata, come lei stessa lo chiamava “il giorno mio bello”.

Padre Fontana nell’elogio funebre che fece della madre, descrisse i suoi ultimi momenti “Un silenzio profondo regnava nella cella dolorosa, rotto soltanto da prolungati sospiri che uscivano dagli astanti petti delle religiose, prostrate ai piedi della loro Madre agonizzante. L’orologio segnava le ore 22.19, e la veneranda fondatrice mentre si raccomandava l’anima sua al Signore dal sacerdote e dagli astanti, fermò per un istante il respiro, e movendo dolcemente le labbra, quel corpo affranto dalla penitenza, lasciò che l’anima bella volasse al cielo… la Madre Maria Pia della Croce non era più con noi, ma ci lasciò il profumo delle sue virtù e delle opere sue sublimi”.

E fino all’ultimo, il pensiero di Maria Pia fu per il suo Istituto, per le sue figlie a cui negli ultimi giorni di vita raccomandò “Figlie mie, sento che mene vado… Amate assai l’Istituto nostro, voluto dal Signore su questa misera terra. Io sono stata il più vile strumento nelle mani del Signore. Egli qua giù ha compiuto l’opera sua. Amate l’Istituto e cara vi sarà la Santa Regola, che voi abbracciaste con generosità ed amore nel giorno della vostra unione con il Signore. Sacrificatevi fino all’eroismo per l’esatta osservanza di essa; siate sicure di avere in cambio la forza necessaria e e le infinite benedizioni del Signore. Promettetemelo tutte figlie mie, e specie voi più giovani. Siate fedelissime alle promesse sante, nulla vi scoraggi e pensate che, coi i sacrifici di ognuna di voi l’Istituto andrà sempre avanti. Vi raccomando l’amore a Gesù sacramentato. Amatelo assai e siate fedeli all’adorazione, riparando in quell’ora alle indifferenze che riceve da coloro che l’offendono. Se mi promettete tutto questo, siete sicure che l’Istituto si moltiplicherà sempre più e voi acquisterete, nel Paradiso, l’eterna felicità”.

L'anno prossimo, il 1 luglio 2019 saranno 100 anni dalla dipartita di Maria Pia, come ha ricordato Mons. Dini in apertura alla celebrazione del 99° anniversario "Era il 1 luglio 1919... l’anno 21, 1 luglio 2019 saranno cento anni. Oggi comincia quest’anno. Un anno bello, un anno nel quale chiediamo a Madre Notari di ottenerci dal Paradiso particolari forze per la Congregazione e per tutte le opere della Congregazione. Un anno di rinnovamento, un anno nel quale, le suore di oggi,  possano vivere il carisma di Madre Notari, proporzionato ai tempi di oggi con la santità dello Spirito Santo come Gesù vuole".

La Santa Messa, celebrata nel giardino del convento di casa madre, a San Giorgio a Cremano, è stata concelebrata da don Nunzio D'Elia, Postulatore della Causa di Beatificazione e Canonizzazione sia della Fondatrice, che della Beata M. della Passione, da P. Francesco Rinaldi, direttore dell’Ufficio per la Pastorale Scolastica di Napoli e da don Pasquale Pirulli, parroco di Rutigliano e autore di una recente biografia sulla fondatrice “La Venerabile Madre Maria Pia della Croce Notari” e ha visto la partecipazione oltre che di tante sue consorelle, venute da varie comunità, anche di tanti amici, religiosi e laici e della famiglia laica dell'Istituto, gli Ausiliari Eucaristici.

Per l'importante occasione, al fine di promuovere il rinnovamento spirituale dei fedeli ed incrementare la vita di grazia, le suore avevano chiesto alla Penitenzieria Apostolica del Vaticano di concedere l'indulgenza plenaria, che hanno ottenuto con comunicazione del 24 aprile 2018.

Mons. Dini nella sua omelia ha molto sottolineato quanto la povertà di Cristo, nella vita terrena, sia stata essenziale per la nostra salvezza. Gesù è nato povero, in una grotta e si è spogliato di tutto “da ricco che era” dice San Paolo “si è fatto povero per voi… perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà”.

Tuttavia, ha continuato il Vescovo, non sempre noi ci rendiamo conto di questo sacrificio, non sempre comprendiamo il grande amore che Gesù ebbe per noi. Non così fu per Maria Pia, che con la grazia dello Spirito e con l’aiuto della Vergine Maria, fece esperienza dell’amore di Gesù e visse in maniera ricchissima quell’amore, ritrovandolo nella celebrazione del Sacrificio Eucaristico, la messa, nella adorazione a Gesù Eucaristia e nella comunione.

Il Vescovo ha concluso rivolgendo un invito ai presenti ad imparare da Madre Notari “ad amare Gesù così, ad amarlo che dà la vita per noi, ad amarlo che si rende presente sui nostri altari, dato per noi con il suo corpo, regalato a noi con il suo sangue versato”.

L’invito a non lasciare che questo anno in cui si apre il centenario della sua nascita al cielo sia un anno di celebrazioni superficiali, ma piuttosto che sia un anno che incida nel nostro modo di vivere, proprio come “ogni messa deve incidere nella vita”.

L’invito a non permettere che la messa ci passi addosso, ma che anzi “ci sconvolga, azzeri tutti i peccati e tutte le stupidaggini che ciascuno di noi ha in testa, e ci faccia risorgere per una vita nuova, piena di Spirito Santo e di amore come è stata la vita di Madre Notari”.

Leggi omelia Vescovo Armando Dini

La celebrazione è terminata con l’intervento della Superiora generale, madre Giovanna De Gregorio, che nel ringraziare il Vescovo, i sacerdoti e gli amici intervenuti, ha lasciato a tutti una riflessione sull’ascolto, “Potenziamo quest’anno l’ascolto, l’ascolto della Parola di Dio, ma anche l’ascolto tra noi. Nelle nostre comunità, l’ascolto l’una dell’altra. Anche nelle famiglie, il marito ascolti la moglie, la moglie il marito, entrambi i figli, i figli ascoltino i genitori. Anche questa è una grande espressione di amore. Allora vi lascio questa parola, che quest’anno tutti possiamo vivere, attraverso l’ascolto della Parola di Dio, l’ascolto delle nostre famiglie, per poterci sostenere ed aiutare, nel cammino verso la santità e uniamoci tutti in preghiera perché la Fondatrice ci possa far innamorare sempre più di Gesù Eucaristia, come lo ha amato lei”.

                                                                                                         laura ciotola

 

 

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