Capriglia


La comunità delle suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia di Capriglia (Salerno)

Erezione casa il 2 dicembre 1921

 

Per chi lascia il centro di Baronissi e va in direzione di Saragnano, il cammino si fa progressivamente più ripido e l'orizzonte si allarga, verde e riposante, con un continuo susseguirsi di viole e di caseggiati nello sfondo di un'intensa vegetazione, fino ad arrivare a Capriglia, frazione del comune di Pellezzano (SA).

La città di Capriglia si trova sotto il monte Diecimari, nella valle del torrente Irno, a 295 m sul livello del mare.

Capriglia è il paese natio della Madre Fondatrice delle Suore Crocifisse Adoratrici di Gesù Sacramentato, suor M. Pia Notari, e proprio qui, il 2 dicembre 1921, venne eretta una nuova casa del suo Istituto, nella stessa villa che l’aveva vista nascere.

Il palazzo, oggi noto come “Villa Notari”, appartenuto prima ad Orazioantonio Notari, passò nel 1852 a suo nipote, Benedetto Notari che ne acquistò per trent'anni il diritto di uso e usufrutto e ve ne impiantò un attivo lanificio, attività più redditiva nel casale di Capriglia dell'epoca.

Scaduto il trentennio di uso concesso a Benedetto, il palazzo passò nel 1882 nel pieno possesso del figlio Gaetano Notari, fratello della Madre Fondatrice, che lo donò, nel 1940, alla figlia Ida, perché ivi si costituisse una casa dell'Istituto delle Suore Crocifisse Adoratrici di Gesù Sacramentato, come si legge in una lapide al portone d'ingresso.

Proprio di fronte Villa Notari si trova Villa Pastore, residenza signorile adibita, a partire dal XVIII secolo, a villa estiva dei proprietari terrieri che risiedevano altrove e che nel 1969 l fu donata alle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia.

Villa Pastore è certamente la più importante delle residenze di Capriglia.

Essa è ubicata su un costone roccioso al di là di una profonda incisione del terreno dovuta alla presenza di un corso d'acqua. E' organizzata per settori, con la residenza signorile da una parte e quella per la servitù dall'altra ed è munita di un parco che rappresenta, per la varietà delle essenze arboree, un "unicum" per la Valle dell'Irno. 

In passato è appartenuta alla famiglia Pastore, una delle casate più ricche e potenti della valle dell'Irno, passando dalla proprietà del capostipite, Carmine a quella del  figlio Vittorio, che è stato l'ultimo della famiglia Pastore a possederla.

I fratelli Pastore erano molto legati ai Reali d'Italia. Il Principe ereditario Umberto di Savoia veniva spesso a Capriglia, in forma privata, ospite di Villa Pastore. Il 5 Maggio 1933, Capriglia e i fratelli Pastore accolsero Umberto, in forma ufficiale, come si legge nella lapide sulla facciata della chiesa della Madonna delle Grazie.  

Dal 1969,  la villa è residenza della comunità religiosa delle Suore Crocifisse, a cui Vittorio Pastore, la donò per esprimere la propria  riconoscenza alle suore, che con amore materno accudirono lui e la sorella Gisella, negli ultimi anni della loro vita; la donava loro affinché divenisse porto sicuro per tante anime bisognose di quell'affetto che le suore dispensavano con tenacia e tenerezza.

Oggi la villa, trasformata in una casa per ferie, è meta prescelta per coloro che desiderano una piacevole e rigenerante vacanza. Gli ospiti della villa, oltre all'opportunità di passeggiare nel silenzio e nel verde del grande parco pieno di alberi secolari, che la circonda, hanno la possibilità di pernottare e gustare pietanze tipiche campane, preparate dalle stesse suore. La Villa ospita inoltre convegni, congressi, ritiri spirituali e incontri di preghiera.

Il sisma che, il 23 novembre 1980, colpì la regione campano-lucana, danneggiò gravemente sia Villa Notari che Villa Pastore, che furono entrambe successivamente restaurate.

Nel passato le suore crocifisse della comunità di Capriglia avevano una scuola materna e svolgevano numerose altre attività tra cui illaboratorio di ricamo e cucito e la collaborazione con le parrocchie. Oggi, oltre a collaborare alle attività pastorali delle parrocchie, le suore organizzano campi scuola e diverse altre iniziative per i più piccini e incontri spirituali per gli adulti.


Superiore e assistenti della Casa di Capriglia (Salerno)

 
SUPERIORA
PERIODO
1°ASS.TE / VICARIA
2° ASS.TE / SEGRETARIA
ECONOMA
Sr. Eletta Laterza 1921-1923      
Sr. Eletta Laterza 1923-1925 Sr. Franceschina Donnarumma    
Sr. Eletta Laterza 1925-1927 Sr. Franceschina Donnarumma Sr. Maddalena Genovese  
Sr. Eletta Laterza 1927-1930 Sr. Fidamante di Nitto    
Sr. Aristide Krogh 1930-1933 Sr. Gilda Iatta Sr. Augusta Limone  
Sr. Costanza Pappalepore 1933-1936 Sr. Gilda Iatta Sr. Giuseppina Memoli  
Sr. Gemma Mele 1936-1938 Sr. Albina d'Onghia Sr. Giuseppina Memoli  
Sr. Tarsicia Panico 1938-1942 Sr. Vittima del Sordo    
Sr. Giuditta Santoro 1942-1945 Sr. Andreina di Girolamo Sr. Florentina Piccoli (1942-43) / Sr. Giuseppina Memoli (1943-45)  
 Sr. Gemma Mele 1945–1948 Sr. Paolina Naddeo Sr. Andreina Di Girolamo  
Sr. Margherita Forte 1948-1954 Sr. Florentina Piccoli Sr. Andreina Di Girolamo  
Sr. Margherita D’Amato 1954-1957 Sr. Serafina Sisto Sr. Andreina Di Girolamo  
Sr. Margherita D’Amato 1957-1960 Sr.Clotilde Lotito Sr. Andreina Di Girolamo  
Sr. Margherita D’Amato 1960-1963 Sr.Clotilde Lotito Sr. Andreina Di Girolamo  
Sr. Margherita D’Amato 1963-1966 Sr. Onorina Cernitore Sr. Clotilde Lotito  
Sr. Norberta Barbieri 1966–1968 Sr. Onorina Cernitore (1966) /  Sr. Rosaria Petti (1967) Sr. Clotilde Lotito  
Sr. Rosaria Petti 1968-1970 Sr. Aquilina Laudato Sr. Clotilde Lotito  
Sr. Rosaria Petti 1970-1972 Sr. Dorotea Rea (1970) /  Sr. Clotilde Lotito Sr. Giovanna Dell'Aglio  
Sr. Rosa Lombardini 1972-1975 Sr. Clotilde Lotito Sr. Giovanna dell'Aglio  
Sr. Chiara Filannino 1975-1978 Sr. Apollonia Contegiacomo Sr. Clotilde Lolito  
Sr. Andreina Digirolamo 1978-1981 Sr. Norberta Barbieri Sr. Giovanna dell'Aglio  
Sr. Andreina Digirolamo 1981-1984 Sr. Giovanna dell'Aglio    
Sr. Andreina Digirolamo 1984-1987 Sr. Giovanna dell'Aglio    
Sr. Clara Digirolamo 1987-1990 Sr. Giovanna dell'Aglio    
Sr. Teresa Coppola 1990-1993 Sr. Giovanna dell'Aglio    
Sr. Teresa Coppola 1993-1996 Sr. Antonella Simeoli Sr. Albertina de Rosa Sr. Albertina de Rosa
Sr. Teresa Coppola 1996-1999 Sr. Antonella Simeoli Sr. Albertina de Rosa Sr. Albertina de Rosa
Sr. Iosefa Camelio 1999-2002 Sr. Antonella Simeoli    
Sr. Iosefa Camelio     2002-2005 Sr. Antonella Simeoli    
Sr. Iosefa Camelio 2005-2008 Sr. Antonella Simeoli    
Sr. Iosefa Camelio 2008-2009 Sr. Antonella Simeoli    
Sr. Angelica Valenzano 2009-2013 Sr. Antonella Simeoli Sr. Bernardina Bernaldez Sr. Alecia Regodon
Sr. Lourdes Tabat  2013-2016 Sr. Bernardina Bernaldez   Sr. Kareen Alemania Sr. Evelyn Ilo
Sr. Violeta Cornel 2016-2019 Sr. Iosefa Camelio Sr. Lourdes Tabat    Sr. Lourdes Tabat
Sr. M. Rosaria Petti 2019-2022 Sr. Josefa Camelio (I assistente e economa) Sr. Joy Laquio (II assistente e segretaria)  
Sr. M. Rosaria Petti 2022- Sr. Josefa Camelio  Sr. Joy Laquio  Sr. Nily Racho


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A Capriglia va di scena il passato con il Principe Umberto II di Savoia

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Al centro degli eventi ”Capriglia si racconta”, la manifestazione tenutasi a Capriglia di Pellezzano, dal 3 al 7 maggio 2017,  organizzata dall’Associazione culturale “Madre Maria Pia Notari”, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Politiche Sociali del Comune di Pellezzano, con l’intento di recuperare la memoria storica del territorio, c’è stata anche la Congregazione delle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia.

Il 6 maggio con l’evento “Una donna tra la Croce e il Cielo”, si è voluto ricordare la Fondatrice delle Suore Crocifisse, Madre Maria Pia della Croce, al secolo Maddalena Notari, che l’8 luglio 2016 è stata dichiarata venerabile e che nacque proprio a Capriglia, il 2 dicembre 1847, nello stesso Palazzo Notari, dove dal 1921 risiede una delle diverse comunità della sua famiglia religiosa. L’evento si è svolto con una visita del Palazzo Notari, dove, per i più piccini sono stati proiettati dei brevi film di animazione riguardanti la vita di Maria Pia.

Il 7 maggio invece c’è stata la rievocazione storica della visita di Sua Altezza Reale ilPrincipe Umberto II di Savoia,il “Re di Maggio”: la famiglia Pastore, una delle casate più ricche e potenti della valle dell'Irno, era molto legata ai Reali d'Italia e il Principe andava spesso a Capriglia, in forma privata, ospite di Villa Pastore. Il 5 Maggio 1932, Capriglia e i fratelli Pastore accolsero Umberto, in forma ufficiale, come si legge nella lapide sulla facciata della chiesa della Madonna delle Grazie.

La  manifestazione si è svolta cercando di ripetere la visita del Principe Umberto, e ricreando, per quanto possibile, l’atmosfera dell’epoca, con tanto di abiti e trucchi di scena. Dopo la celebrazione eucaristica presso la chiesa  Madonna delle Grazie, il “Principe” ha camminato per le strade di Capriglia, scortato dalle Autorità religiose e civili e dalla gente del posto, fino ad arrivare a Villa Pastore, ripetendo il momento, rimasto celebre nella storia, di quando si affacciò dalla terrazza per salutare la folla accorsa.

L’evento si è concluso con una cena di gala, rigorosamente in abiti dell’epoca, allestita nella stessa Villa Pastore. 

Visita il sito "Casa per ferie Villa Pastore"

Laura Ciotola

24 Umberto di Savoia a Villa Pastore 5.5.1932

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Chiusura Centenario della presenza CAE a Capriglia

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Lo scorso 19 novembre, la Comunità di Capriglia con una Solenne Celebrazione Eucaristica ha chiuso il centenario di presenza delle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia nella terra natia della madre Fondatrice.

La Celebrazione ospitata dal parroco della Chiesa Santa Maria delle Grazie, don Luigi Pierri, è stata presieduta da Mons. Antonio De Luca, Vescovo di Teggiano-Policastro e concelebrata da tanti sacerdoti amici della Comunità.

Il Vescovo, ispirandosi al Vangelo del giorno su “La parabola dei talenti”, ha invitato, nella sua omelia, a non essere presenze mediocri nella Chiesa, che non tendono né al bene né al male, a domandarsi chi provoca i tanti episodi di violenza che oggi ci colpiscono, con una silenziosa inoperosità. “Gesù oggi chiama ad una assunzione di responsabilità. Non importa quanti talenti abbiamo, ma ciò che importa è che quello che abbiamo lo mettiamo a frutto con passione, entusiasmo, dedizione, inclusione e con la capacità di riconoscere che nella vita può esserci qualcuno che sa fare meglio di noi…”.

Mons. De Luca ha quindi fatto riferimento alla chiusura del centenario che ha celebrato la presenza delle Suore Crocifisse a Capriglia per parlare della ven. Madre Maria Pia Notari, una donna che ha mostrato un’inquietudine dei talenti, allorché ha deciso di partire da un luogo felice e beato come Capriglia, perché, sedotta dalla verità, non si accontentava di averla cercata una volta per tutte, ma faceva una continua ricerca di essa, un continuo discernimento fatto di luoghi e di persone. “Un discernimento – ha continuato il Prelato - che non si accontenta né resta appagato di aver fatto qualcosa di buono, ma è in continua agitazione, una sana inquietudine di cercare la volontà di Dio. E i luoghi più significativi per lei sono i luoghi dell’emancipazione sociale. Venne a Napoli per respirare pure una cultura europea. Sarebbe potuta rimanere tranquilla a Capriglia invece cercava di mettersi costantemente in discussione per scoprire la volontà di Dio”. Madre Pia, ha detto De Luca, pur avendo avuto tante occasioni per rimanere finalmente tranquilla, ha proseguito la sua ricerca di verità che l’ha messa in contatto con la santità napoletana di Alfonso Maria De Liguori, della Volpicelli, di Bartolo Longo, Fondatore del Santuario di Pompei, di Emanuele Ribera e San Ludovico da Casoria. È stata Maria Pia, un’anima assetata di verità che ha ben compreso il bisogno di mettere a frutto i talenti. Non diceva “ho fatto tanto quanto basta”, ma “devo fare di più”. Laddove il di più era rappresentato da quello che Dio voleva e sognava per lei. Il Vescovo ha tratteggiato la Fondatrice come una donna forte, che mettendosi costantemente in discussione e in ascolto, è riuscita a far dilatare il carisma delle Crocifisse Adoratrici della Santa Croce, con un continuo richiamo al mistero di Cristo e dell’Eucaristia e attraverso questo mistero, è riuscita a “illuminare la vita morale dei cristiani, affinché ognuno di noi, a contatto con questo carisma, possa scoprire l’altezza della vocazione dei fedeli in Cristo di portare frutto nella carità per la vita del mondo”.

Mons. De Luca ha concluso proprio ringraziando il Signore per questo carisma, con l’augurio che possa contagiare la grande santità a cui tutti noi siamo chiamati.

Al termine della celebrazione è intervenuta la Superiora Generale, M. Giovanna De Gregorio che ha ringraziato il Vescovo, don Luigi Pierri, gli altri sacerdoti, le comunità Cae e tutti i presenti, tra cui gli Ausiliari Eucaristici. Ha poi raccontato un aneddoto relativo a un nipote della Madre Fondatrice che per puro caso è venuto in contatto con la Congregazione e che si sta impegnando affinché la santità di M. Pia possa essere riconosciuta dalla Chiesa e da qui l’invito di Madre Giovanna a portare la Fondatrice nelle nostre case e a pregarla affinché presto possa essere Beata e di offrire il nostro quotidiano al Signore per il bene di tutta l’umanità.

Infine don luigi Pierri, ha donato al Vescovo un piccolo quadretto della Madonna delle Grazie, come simbolo di ringraziamento.

                                                                                                                                              Laura Ciotola

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