"La venerabile Maria Pia della Croce" di don Pasquale Pirulli

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Il primo dicembre scorso, nella splendida cornice della Chiesa Conventuale di Santa Chiara in Rutigliano, è stata presentata la biografia “La Venerabile Madre Maria Pia della Croce Notari”, scritta dal Sac. Pasquale Pirulli.

Già autore di altri volumi, don Pasquale è da sempre vicino alle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia, in particolare alle Comunità pugliesi di Rutigliano, Conversano e Monopoli.

Per questo motivo, dalla sua opera, oltre ad un innegabile valore storico emerge anche un aspetto umano-affettivo, per una conoscenza della figura di Maria Pia, scaturita non solo dallo studio dei documenti che la riguardano, ma anche e soprattutto dall’ aver avuto la possibilità di vivere e conoscere in prima persona il suo carisma attraverso  le sue figlie, che tutt’oggi lo incarnano.

  Alla Santa Messa presieduinvito 1.12.2017 biografia M. Pia di sac. Pasquale Pirullita da Sua Ecc.za Mons. Giuseppe Favale,     Vescovo di Conversano-Monopoli e concelebrata dallo stesso don     Pasquale Pirulli, è seguita la presentazione del volume, con il saluto   iniziale della Rev.da Suor Lucilla Mennuni, Superiora della Comunità   SCAE di Rutigliano, che ha letto il messaggio della Madre Generale   delle Suore Crocifisse, M. Giovanna De Gregorio.

  M. Giovanna, infatti, non avendo potuto partecipare all’evento   poiché si trova in Perù, impegnata per la Visita Canonica, ha   comunque voluto far sentire la sua presenza e vicinanza a don   Pasquale attraverso le sue parole:

 Sono nella nostra missione peruviana e sono impossibilitata a   partecipare alla presentazione del volume "La venerabile Madre   Maria   Pia della Croce Notari", nostra Fondatrice.

  Spiritualmente in mezzo a voi saluto le Autorità religiose e civili, i   sacerdoti, i religiosi e religiose e tutti i presenti.

  Permettetemi un grazie di cuore a Don Pasquale Pirulli, autore del   volume, che con il suo costante impegno e amore per Madre Maria Pia della Croce ci sostiene nel trasmettere il suo ideale di vita, incarnato nel vivere quotidianamente, momento per momento, alla presenza di Gesù vivente in tutti i tabernacoli del mondo e quindi in ogni uomo. Attraverso anche questo volume Ella continua a proclamare: "amate assai Gesù nell’Eucaristia e siate fedeli alle promesse a Lui fatte". Un messaggio vivo e attuale per noi religiose e per tutti i cristiani, che ci richiama a vivere le promesse del nostro battesimo.

Nel ringraziare ancora tutti quelli che hanno reso possibile questo evento vi saluto dalla lontana terra del Perù.

Sono seguiti i saluti del Sindaco di Rutigliano, dott. Roberto Romagno, del Vicario Zona Pastorale Rutigliano, Sac. Emilio Caputo e dell’Ins. Giuseppe Sorino, Presidente dell’Archeoclub d’Italia-sede di Rutigliano.

La presentazione è proseguita con gli autorevoli interventi, introdotti e moderati  dal dott. Antonello Florio, del Prof. Nicola Valenzano, dirigente scolastico emerito e Vicepresidente dell’Archeoclub d’Italia-sede di Rutigliano, del dott. Nicola Giampaolo, Giornalista e Postulatore per le Cause per i Santi e dell’autore, Sac. Pasquale Pirulli.

Leggi intervento integrale del Prof. Nicola Valenzano.

Si è infine giunti alla conclusione con le parole di Sua Ecc.za Mons. Giuseppe Favale.

7/12/2017                                                            laura ciotola

 

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A San Giorgio a Cremano si prega cantando per la Venerabile Maria Pia

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Con la manifestazione canora “Preghiera…in canto” tenutasi presso la chiesa di Casa Madre, lo scorso 7 gennaio, nel giorno della festività del Battesimo di Cristo, le Suore Crocifisse hanno concluso le celebrazioni per il Santo Natale 2017.

L’evento a cui hanno partecipato tante persone è stato introdotto dalla Superiora locale di San Giorgio a Cremano, suor Rosaria Petti che ha spiegato che questo momento di preghiera è stato pensato non solo come ringraziamento a conclusione delle festività natalizie e come augurio per il nuovo anno, ma anche e soprattutto è stato voluto in preparazione dell’anno centenario della nascita al cielo della Venerabile Maria Pia Notari, che si celebrerà il prossimo 1 luglio 2019.

Un’occasione insomma per ricordare la Madre Fondatrice, ma anche per condividere un momento di comunione e di amicizia, attaverso i canti intonati dal Coro delle Suore Crocifisse di San Giorgio a Cremano insieme al Coro Regina Liliorum del Tempio della Regina dei Gigli.

Il concerto-preghgiera si è svolto in due parti: la prima incentrata sui canti della tradizione natalizia europea, accompagnati da meditazioni di Papa Francesco e la seconda sulla tradizione canora partenopea, introdotta dal famoso testo ”Quando nascette Ninno”, che Sant’Alfonso Maria de' Liguori compose al fine di trasmettere al popolo napoletano, che conosceva solo la lingua dialettale, il mistero dell’incarnazione di Cristo.

Come intermezzo il coro ha dedicato un nuovo inno alla Venerabile Maria Pia “Sentiero di rose, Sentiero d’amore”, scritto dal maestro di canto, Mario Ascione; l’inno ha messo in luce le virtù eroiche di Maria Pia, che ha camminato su un sentiero di Croce, trasformato in offerta e dono della sua vita, in vero amore per i fratelli e le sorelle.

Leggi Presentazione del concerto “Preghiera… in canto”

Il concerto si è concluso con i ringraziamenti della Superiora Generale, suor Giovanna De Gregorio, che parlando del Natale come simbolo della nascita, ha sottolineato come pur essendo il parto un momento di sofferenza, sofferenza anche interiore si conclude però con un momento di gioia, di nascita "e partorire il bene, non è facile per nessuno" ha contiinuato la Superiora "però ogni giorno, nel nostro quotidiano dobbiamo cercare di rimanere fedeli a quello che ciascuno di noi ha promesso a Dio, ma anche ha promesso a se stesso, non soltanto a Dio: molti di voi nel matrimonio, sull’altare avete promesso la vostra fedeltà, e quanto vi costa! Però siamo ancora qui. E noi suore che cosa abbiamo promesso? Abbiamo promesso fedeltà a uno stile di vita, che per noi è quello che ci ha suggerito Madre Maria Pia Notari: mettere in pratica il Vangelo secondo l’intuizione e il carisma che lei aveva ricevuto. E anche a noi tante volte costa rimanere fedeli, ma questo dono che costa è quanto Dio gradisce perché gradisce il cuore, gradisce il modo con cui noi ci doniamo, con cui noi diamo la vita". Madre Giovanna ha quindi rivolto la sua attenzione ai bambini, che sono il domani e rappresentano la speranza, per loro dobbiamo essere esempio e testimonianza di vita. Lo stesso concerto, essendo momento di condivisione, è servito anche ad allontanare i ragazzi dai tanti mezzi tecnologici che spesso tendono ad isolarli, per portarli a condividere momenti di amicizia e fraternità. Infine la Superiora ha ringraziato tutti i presenti e in particolare il maestro di canto Mario Ascione.

                                                                                                                      Laura Ciotola

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Apertura dell'Anno Centenario della Venerabile Madre Maria Pia della Croce-Notari a Conversano

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Nella ricorrenza del centenario della nascita al cielo della Venerabile Madre Maria Pia della Croce–Notari, Fondatrice delle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia, martedì 4 settembre, presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano di Conversano, si è svolta la solenne celebrazione eucaristica di apertura dell’Anno Giubilare, presieduta da Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Favale, Vescovo della Diocesi di Conversano–Monopoli.

Prima della Santa Messa, il diacono Stefano Lomele ha tenuto una breve catechesi sull’Indulgenza Plenaria, evidenziando come, nel Sacramento della Riconciliazione, l’amore di Dio e il peccato commesso dall’uomo si incontrano e l’abbraccio Paterno di Dio, nella Sua grande Misericordia, accoglie la miseria dell’uomo. Il diacono ha quindi sollecitato i presenti a vivere seriamente quest’anno di grazia.

Dopo le Letture, il Vescovo Favale, ha tenuto un’illuminante omelia che di seguito riportiamo:

“Vogliamo lasciarci guidare dalla Parola di Dio che abbiamo ascoltato quest’oggi per comprendere la figura di questa donna straordinaria che l’Istituto delle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia, in questo anno vuole ricordare nel centenario della sua preziosa morte. È proprio vero che il Signore con la Sua parola ha sempre da dirci qualcosa che aiuta il nostro cammino di fede, e i Santi sono l’espressione visibile e concreta della parola di Dio.

Io voglio trarre spunto per la meditazione e riflessione di questa sera dal brano ascoltato nella prima lettura, tratto dalla prima lettera dei Corinzi dell’Apostolo Paolo.

L’apostolo scrivendo ai cristiani di Corinto e oggi parlando a noi, ci ha detto che lo Spirito di Dio conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi più dello Spirito di Dio può conoscere Dio, il mistero della Trinità, il Dio inaccessibile, il Dio infinito che si rende visibile, si rende alla portata degli uomini attraverso l’incarnazione del Verbo, la seconda persona della Santissima Trinità e poi con il dono che il Signore è risorto dai suoi discepoli, lo Spirito Santo.

L’inavvicinabile, l’inconoscibile diventa accessibile, grazie allo Spirito Santo. E’ lo Spirito che aiuta l’uomo a penetrare nel mistero di Dio, nelle profondità di Dio. Ci ha detto San Paolo, chi invece non ha lo Spirito di Dio non riesce a scrutare la profondità di Dio, si ferma alla materialità dell’esperienza quotidiana della propria vita e non riesce a leggere la propria vita nella luce del mistero di Dio, chi si lascia guidare dallo spirito umano o peggio dallo spirito del mondo.

L’orizzonte di costui o di costei è limitato, non riesce ad andare al di là della propria persona ed è la realtà che circonda quella persona. La conoscenza si limita, per chi ha lo spirito esclusivamente umano, a ciò che è tangibile, visibile, accessibile. Non può avvicinarsi a Dio, non può conoscere Dio chi si lascia guidare dallo spirito dell’uomo. San Paolo dice che noi abbiamo ricevuto lo Spirito di Dio, per cui possiamo scrutare il mistero di Dio, comprendere le cose di Dio e di conseguenza lasciarsi guidare dallo Spirito di Dio, questo lo può fare solo chi penetra nel mistero di Dio e diventa una cosa sola con Dio.

Miei cari i Santi chi sono? Se non quegli uomini e quelle donne che hanno fatto questo salto di qualità nella loro vita, non leggono più la propria vita e gli eventi che accadono attorno a se con la logica dello spirito umano. I santi e le sante sono coloro che immersi nel mistero di Dio si lasciano illuminare da Dio e sanno leggere la propria vita e gli eventi che accadono intorno a sé con gli occhi di Dio e sanno inserire quanto accade nella propria vita e nella storia in quel grande disegno d’amore che Dio ha pensato per noi e che chiamiamo la storia della salvezza.

Questi sono i Santi. I Santi sono coloro che vivono immersi nel mistero di Dio, ma questo non li porta ad isolarsi nella storia, a vivere quasi in una campana di vetro e a disinteressarsi di ciò che accade attorno. I Santi, proprio perché sono guidati dallo Spirito di Dio e condotti nel mistero inaccessibile e stupendo di Dio, nella luce di Dio sanno leggere gli eventi della storia e sanno scorgere i tratti dell’amore di Dio in ciò che accade nel quotidiano, nell’esperienza concreta di ogni giorno. Questi sono i Santi. Noi quando pensiamo ai Santi, diciamocelo francamente, pensiamo che costoro sono uomini e donne dotati di poteri non comuni, straordinari: fare miracoli, predire il futuro. No, i Santi non sono questi, i Santi sono quelli che si lasciano guidare dallo spirito di Dio e vivono il mistero d’amore di Dio e nella luce di Dio sono fermento di novità nella storia, fecondano la storia trasformandola dal di dentro, per questo i santi non passano mai di moda, sono sempre attuali.

Noi ricordiamo tanti santi vissuti secoli fa, li avvertiamo vicino a noi, sentiamo che abbiamo bisogno della loro presenza. Perché? Perché loro riescono a parlare ancora oggi, perché sono stati uomini e donne impregnati dell’amore di Dio, hanno saputo dare risposte al loro tempo, ciò che accadeva concretamente nella storia e riescono a dare ancora oggi le risposte con la loro testimonianza. In questa Chiesa si venera Santa Rita, tanti secoli fa è vissuta, eppure noi la avvertiamo vicina a noi. E’ stata donna, moglie, madre consacrata e ancora oggi Santa Rita a distanza di secoli riesce a provocarci. Perché? Perché lei era immersa nel mistero di Dio, guidata dal mistero di Dio, lo Spirito santo ricevuto nel battesimo e confermato nella cresima.

E così è stata Madre Maria Pia della Croce che ci accingiamo ad onorare in questo anno giubilare in occasione del centenario della sua morte.

Chi è stata questa donna napoletana vissuta a cavallo tra 800 e il 900. Una donna che non ha opposto resistenza allo Spirito Santo, si è lasciata guidare dallo Spirito Santo e ha vissuto la gioia di essere figlia di Dio.

San Paolo scrivendo ai romani dice che coloro che si lasciano guidare dallo Spirito di Dio sono figli di Dio e proprio perché lei è figlia di Dio, ha vissuto l’intimità con questo Dio amore, si è lasciata trasformare dall’incontro con Dio e in lei si è acceso un amore così forte che l’ha spinta a voler dare un segno nella storia, nella sua città, tra le situazioni più difficili, tra le emergenze sociali che il territorio faceva emergere.

Si è messa al servizio soprattutto degli ultimi che ha voluto, che attorno a lei si creasse una piccola famiglia che poi mano a mano si è sviluppata, di donne che come lei, afferrate dallo Spirito di Dio, immerse nel mistero di Dio, potessero poi vivere al servizio dei fratelli.

L’Istituto delle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia che tanto bene hanno fatto e fanno ancora oggi nella chiesa, nei luoghi in cui loro vivono e operano.

I Santi non passano mai di moda, sono sempre attuali perché vivono in Dio ed hanno messaggi forti per tutte le generazioni.

Madre Maria Pia non passa di moda, non può passare di moda, perché è stata una donna rivestita di luce, è stata davvero come Gesù ha chiesto ai discepoli, sale della terra e luce del mondo, con la sua testimonianza di vita evangelica e di donna consacrata a Lui.

Miei cari, il messaggio che allora vogliamo portare stasera con noi, dopo aver condiviso questa eucarestia: anche noi abbiamo ricevuto lo Spirito di Dio, lasciamoci guidare dallo Spirito di Dio, per scrutare il mistero di Dio.

Dio non è inaccessibile, lontano da noi, inavvicinabile.

Si è vero, come fece Mosè, quando sostò davanti al roveto ardente, anche noi dobbiamo toglierci i sandali, cioè dobbiamo liberarci da tutti quei pesi che non ci avvicinano a Dio, però dobbiamo aver fiducia di poter conoscere questo Dio che è misericordia, amore sconfinato, amore infinito e anche noi immersi in Dio in una relazione vitale con lui, lasciamoci guidare dallo spirito di Dio per compiere le opere dell’amore nel quotidiano, nelle situazioni di vita, nella famiglia, nella professione, nel servizio alla comunità.

L’amore di Dio ci deve spingere ad essere fermento di vita nuova, una vocazione alla santità.

Papa Francesco ci ha fatto dono di un documento stupendo: “Esortazione Apostolica gaudete et exsultate” sulla santità cristiana, questo dice concretamente, ognuno deve vivere la santità nel proprio stato di vita, lasciandosi guidare dallo Spirito di Dio, vivendo l’esperienza di comunione con Dio e portando Dio nel mondo per santificare il mondo.

Questi sono i santi e tutti lo possiamo fare, non c’è bisogno di aver studiato teologia, o di aver fatto corsi universitari nelle scienze sacre, per fecondare il mondo con la santità basta essere aperti allo spirito di Dio e tutti abbiamo ricevuto questo spirito nel battesimo e nella cresima.

Miei cari alla scuola di Madre Maria Pia della Croce, alla scuola dei Santi anche noi esercitiamoci ogni giorno in questa docilità allo Spirito Santo, vinciamo lo spirito dell’uomo mortale che è in noi, abbandoniamo l’uomo vecchio direbbe San Paolo, rivestiamoci dell’uomo nuovo, poi lasciamoci permeare dallo Spirito di Dio, che ci conduca a comprendere il mistero ineffabile di Dio trinità, e ad essere nel mondo il segno dell’amore di Dio.

Sia questo l’impegno che prendiamo in questo anno giubilare.

Le suore sicuramente ci offriranno tante opportunità per conoscere la Venerata Madre che ha esercitato in grado eroico le virtù cristiane, man mano che conosceremo Madre Maria Pia alla sua scuola diciamo, ognuno dica a se stesso: ed io cosa posso fare per trasformare il mondo? Lei lo ha fatto da suora, io da vescovo, da prete, da diacono, da suora, da battezzato, da sposa, da sposo, da figlio, io cosa posso fare per fecondare la storia?

Posso fare questo, lasciarmi guidare dallo Spirito di Dio, sempre, in ogni istante.

Sia così per tutti noi, oggi e sempre.”

Alla conclusione della celebrazione la Superiora della comunità di Conversano, suor Marilou Corvero Luna, ha espresso la sua gratitudine a Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Favale per l’attenzione, la disponibilità e la cura paterna verso la comunità, ai concelebranti per la loro presenza, e la loro costante guida ed amicizia e in particolar modo al carissimo Don Angelo, che nei momenti difficili è sempre vicino alle suore, come un grande angelo, mandato dal cielo per loro. Ha altresì ringraziato il diacono Stefano Lomele per la sua partecipazione e per la breve catechesi sull’Indulgenza plenaria e l’onorevole Sindaco Avv. Pasquale Loiacono per la sua presenza. Ha quindi espresso un grazie di cuore a tutti i presenti, per aver condiviso con loro questa grande gioia e questo momento di grazia che la Chiesa, nostra madre, continuamente ci dona.

Per concludere ha condiviso un versetto della preghiera composta dalla Venerabile Madre Maria Pia della Croce, nella ricorrenza del Giubileo dell’anno Santo 1900, proclamato da Papa Leone XIII:

“Gesù mio Vi ringrazio della bontà del vostro cuore, che mi ha fatto fare il Santo Giubileo. Gesù mio, in questo momento vorrei possedere tutti i cuori delle creature, passate, presenti e future, e tutti questi cuori vorrei che Vi amassero, Vi conoscessero e Vi lodassero nel tempo e nell’eternità e fate o Gesù, che questo mio Istituto Vi Lodi e Vi ami fino alla consumazione dei secoli”.

Con questa preghiera della Madre Fondatrice, le suore crocifisse, hanno voluto esprimere il loro grazie di cuore, assicurando per tutti le loro preghiere.

Conversano, 7 Settembre 2018

 

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Omaggio alla Venerabile Maria Pia Notari

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In occasione del centenario della nascita al cielo della venerabile Madre Maria Pia della Croce – Notari (1 luglio 2018 - 1 luglio 2019), Fondatrice delle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia, la Penitenzieria Apostolica del Vaticano, ha concesso a tutti i fedeli, che visitano una delle cappelle delle comunità delle suore crocifisse in tutto il mondo, di ottenere il dono dell’ Indulgenza plenaria.

Condiviadiamo questo video preparato dalle Suore Crocifisse della Comunità di Roma che così hanno voluto omaggiare la nostra Fondatrice.

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1° CENTENARIO di NASCITA al CIELO della VENERABILE MARIA PIA della CROCE NOTARI

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Il 1° luglio nella Casa Madre di San Giorgio a Cremano, le Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia hanno celebrato la loro Fondatrice, Venerabile Maria Pia della Croce Notari che in questo giorno di 100 anni fa ha raggiunto la Casa del Padre, lasciando alle sue figlie l’onere e l’onore di continuare l’opera da lei iniziata.

Quella del 1° luglio tuttavia è stata solo la fase conclusiva di un intero anno vissuto in preparazione di questa importante data in cui, nel lontano 1919 Maria Pia finiva la sua esperienza terrena per rinascere a vita eterna, accanto allo Sposo a cui, in vita, ha dedicato tutto, il suo amore, le sue energie, la sua Congregazione e la sua intera vita.

La celebrazione eucaristica è stata preceduta da una cerimonia nella strada di San Giorgio a Cremano che fiancheggia l’antico Cimitero e che è stata intitolata proprio alla Venerabile Maria Pia. L’Amministrazione Comunale di San Giorgio a Cremano, guidata dal Sindaco Giorgio Zinno, da sempre molto vicina alla Congregazione delle Suore Cae, ha voluto rendere omaggio a questa donna che, da quando nel 1890 stabilì in questa città la Casa Madre del suo Istituto, ne è diventata parte integrante.

Padre Enzo Di Mauro, della Parrocchia Sant'Antonio di Padova a cui appartiene l’ Istituto di San Giorgio, ha benedetto la nuova strada, alla presenza del Sindaco Zinno, dell'Assessore alla toponomastica, Pietro De Martino, della Superiora Generale, M. Giovanna De Gregorio, della Superiora della comunità locale, M. Rosaria Petti, delle suore crocifisse e tanti amici intervenuti da varie parti dell'Italia.

Subito dopo lo scoprimento della targa ci si è spostati nel giardino del Convento, dove si è celebrata la S. Messa presieduta da S.E. Card. Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli, e concelebrata da tanti sacerdoti amici delle suore crocifisse.

Tra i presenti alla celebrazione oltre alla Superiora Generale, al Sindaco Zinno e all’Assessore De Martino sono intervenuti anche il Vicesindaco, Michele Carbone e l’ex sindaco Giuseppe Punzo, oltreché le suore crocifisse di varie comunità provenienti da nord a sud dell’Italia, gli Ausiliari Eucaristici, famiglia laica dell’Istituto e naturalmente tanti altri religiosi e laici.

La celebrazione è iniziata con l’intervento della Superiora Generale “Ci stiamo preparando dall’anno scorso” ha iniziato M. Giovanna “quando abbiamo chiesto alla sede apostolica a Roma di avere un anno giubilare. Le nostre comunità tutte si sono preparate con particolari esercizi spirituali per vivere e far rivivere il carisma della Madre Fondatrice che è l’adorazione e la riparazione a Gesù”. La Superiora ha quindi ringraziato il Cardinale Sepe, i sacerdoti sempre vicini alla Congregazione e gli amici di sempre che hanno voluto omaggiare la Fondatrice. Un ringraziamento particolare è stato rivolto all’amministrazione comunale, il Sindaco, il vicesindaco e gli Assessori presenti che “ci hanno aiutato in quest’anno in cui abbiamo preparato eventi e una tavola rotonda per far conoscere alla cittadinanza la figura della Fondatrice e hanno voluto anche intitolarle una strada…”.

Nella sua omelia il Cardinale ha reso grazie a Dio per la figura luminosa della Fondatrice “che attraverso tante sofferenze ha saputo testimoniare la bontà e la misericordia del Signore e ha voluto che le sue figlie continuassero a essere testimoni, lampade ardenti di questo amore che lei ha saputo vivere nella sua esistenza”, Sepe ha quindi ringraziato i tanti sacerdoti presenti che sono legati a Maria Pia e si è unito a M. Giovanna nei ringraziamenti all’amministrazione di San Giorgio a Cremano “per aver voluto intitolare una strada alla Fondatrice. Normalmente le strade si intitolano a coloro che rappresentano un’ideale e anche la santità è una realtà profondamente radicata nella vita dell’uomo e quando qualcuno si chiederà ‘ma chi è questa Notari’, sapreanno che è oggi una Venerabile e domani speriamo bene. Era proprio il 1 luglio del 1919” ha continuato Sepe rivolgendosi alle suore ”ed è bello che abbiate voluto vivere questo centenario in maniera così intensa, spirituale, religiosamente, perché il Signore ci da delle occasioni dalle quali possiamo tirare la possibilità di rinvigorirci nella fede. […] La santità è una realtà che si sostanzia nella vita che noi viviamo come uomini, come donne, come cristiani, giorno per giorno. Non facendoci portare dai venti, ma tenendosi uniti e impegnati in quella che è la nostra vocazione”. Il Cardinale è poi tornato a soffermarsi su Maria Pia, sulla sua infanzia difficile, in cui tanto ha sofferto per la mancanza di affetti familiari, ma soprattutto per la volontà dei genitori, quando Maddalena decise di offrirsi a Dio, di volerla maritare, perché ha tuonato l’Arcivescovo “Quando si mette da parte la presenza di Dio, la voce di Dio nella nostra vita, allora succedono i guai, quando si vuol mettere a tacere Dio che parla in noi”. Tuttavia Maria Pia andò avanti nonostante queste difficoltà perché sentiva dentro di sé la forza di Dio e ancora oggi la sua santità “continua a rimanere un ideale per noi tutti, qualunque sia la vita che si svolge, perché il Signore sia fondamento della nostra esistenza”. Mons. Sepe ha concluso con un invito alle suore crocifisse a non dimenticarsi mai di essere delle vere adoratrici del Santissimo Sacramento e di fare la riparazione per i tanti mali che esistevano allora, anche ai tempi di Abramo e che ci sono oggi.

Sulle note di “O Maria Pia, o Madre buona, tu sei la guida per noi. Adorazione, Eucaristia, spezzar la vita in dono” si è conclusa la celebrazione eucaristica e con essa quest’anno dedicato alla Fondatrice che continuerà ad accompagnarci con il suo ideale, il suo carisma, il suo esempio di vita, la sua santità.

                                                 laura ciotola

 

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